Immunizzazione contro il papilloma virus. Alla ricerca di giustizia per una generazione tradita

Immunizzazione contro il papilloma virus. Alla ricerca di giustizia per una generazione tradita

Luglio 21, 2024 0 Di Francesco Cappello

Una buona notizia. Marcello Gemmato, originario di Bari, sottosegretario di Stato al Ministero della salute nel governo Meloni, ha riferito che “Il Governo italiano impugnerà la legge regionale pugliese n.22 sull’obbligo da parte dei cittadini dagli 11 ai 25 anni di comunicare di aver eseguito o rifiutato il vaccino contro il papilloma virus“. Una legge regionale che viola palesemente Costituzione e privacy. La notizia è stata diffusa da Ansa.

Quel che sappiamo intorno a questo tipo di vaccinazione è assai preoccupante. Molte le ragazze danneggiate sino alla perdita della vita verso le quali le cure post vaccino si sono rivelate inutili.
Recentemente si pretende di vaccinare anche gli adolescenti di sesso maschile perché portatori sani del virus. Molti i testi che trattano diffusamente l’argomento.

Tra questi il più importante è quello di Mary Holland e altri
La sperimentazione del vaccino HPV“. Esso porta un significativo sottotitolo: Alla ricerca di giustizia per una generazione tradita e la prefazione del premio Nobel per la medicina, Luc Montagnier, che dichiara: «Questo libro rivela la tragedia e lo scandalo del vaccino HPV».

Passiamo rapidamente in rassegna un pò di letteratura scientifica
Cominciamo con Cardiac arrest following HPV Vaccination ovvero [Arresto cardiaco dopo vaccinazione HPV] riportando qui la traduzione dell’incipit dell’articolo:

Relazione sui casi
Una donna sana di 20 anni ha sviluppato anomalie cardiache di nuova insorgenza scoperte in una visita di routine di assistenza primaria, quando ha ricevuto la sua seconda dose del vaccino HPV. La paziente non aveva una significativa storia medica passata a parte l’ipotiroidismo, un singolo episodio di crisi febbrile all’età di 2 anni quando aveva ricevuto la prima dose di vaccino HPV tre settimane prima. Nelle precedenti visite mediche di routine da parte dei vari operatori sanitari non vi era stata alcuna indicazione di battito cardiaco irregolare o aritmico. Non è stata riscontrata una storia familiare di disturbi cardiaci o morte cardiaca improvvisa. Durante una visita presso il suo nuovo medico di base, un esame fisico di controllo ha rivelato un ritmo cardiaco irregolare. È stato eseguito un ECG che mostra frequenti complessi ventricolari prematuri e anomalie della ST. Il paziente ha avuto un altro ECG anormale una settimana dopo durante una visita di follow-up, che allo stesso tempo ha mostrato complessi prematuri condotti aberranti e una marcata anomalia di ST. Un ecocardiogramma ha escluso eventuali anomalie cardiache strutturali. Infine, una settimana dopo la sua terza vaccinazione con il vaccino HPV, il paziente ha iniziato a sperimentare vertigini, dolori articolari e stanchezza insolita. Meno di tre settimane dopo, è stata trovata morta per un arresto cardiaco durante il sonno notturno. Un’analisi completa dell’autopsia non ha rivelato risultati anatomici, istologici, tossicologici, genetici o microbiologici che potrebbero essere collegati a una potenziale causa di morte.

Più avanti si spiega come il database Vaccine Adverse Event Reporting System (VAERS) abbia identificato 32 decessi tra 12.424 rapporti relativi al vaccino HPV in due anni e mezzo di cui almeno 6 sono stati decessi cardiaci, confermati da rapporti di autopsia e cartelle cliniche. Gli autori mettono in evidenza i limiti del sistema VAERS essendo che “la segnalazione post-mercato degli effetti collaterali è discrezionale e i rapporti sono raccolti da una popolazione di dimensioni sconosciute. Di conseguenza, non è possibile stimare la frequenza degli eventi avversi o stabilire una relazione di causa ed effetto tramite VAERS e sistemi di segnalazione passiva simili“. Inoltre “gli autori hanno utilizzato le dosi distribuite e non somministrate come denominatore nel calcolo del tasso di eventi avversi. Sulla base dei dati sugli eventi avversi provenienti da paesi che seguono le dosi somministrate, il tasso di eventi avversi è probabilmente sottovalutato da cinque a dieci volte. Pertanto, il numero effettivo di eventi avversi, compresi i decessi cardiaci in associazione con il vaccino HPV, potrebbe essere molto più alto di quanto attualmente riportato”.
Per chi fosse interessato l’articolo riporta l’ipotesi proposta dagli autori per il possibile meccanismo del danno che conduce ad aritmie cardiache indotte dal vaccino HPV correlandolo, tra l’altro, con le morti infantili improvvise. In entrambi i casi, infatti, sono stati appurati livelli elevati di TNF e altre citochine pro-infiammatorie al di sopra delle soglie considerate normali. Gli stessi alti livelli di citochine infiammatorie nel sangue di vaccinati HPV deceduti per morte cardiaca improvvisa si sono riscontrati nella sindrome della morte improvvisa infantile durante il sonno.

Vediamo ora uno studio tutto italiano del dicembre del 2020
18F-FDG-PET brain imaging may highlight brain metabolic alterations in dysautonomic syndrome after human papilloma virus vaccination [L’imaging cerebrale 18F-FDG-PET può evidenziare le alterazioni metaboliche del cervello nella sindrome disautonomica dopo la vaccinazione contro il virus del papilloma umano] intorno all’ipotesi che l’immunizzazione con vaccino HPV possa condurre ad alterazione del metabolismo del glucosio cerebrale in soggetti con sindrome disautonomimica che è una condizione medica caratterizzata da un malfunzionamento del sistema nervoso autonomo, responsabile della regolazione di molte funzioni corporee involontarie, come la pressione sanguigna, la frequenza cardiaca, la digestione, la sudorazione e la temperatura corporea. In pratica, chi soffre di disautonomia sperimenta sintomi variabili a seconda delle parti del sistema nervoso autonomo coinvolte.

Per brevità riportiamo la traduzione dell’abstract:

Lo scopo: Lo scopo di questo studio era quello di valutare il metabolismo del glucosio cerebrale mediante [18F]-fluoro-deossigluycosio (F-FDG) PET in un gruppo di pazienti che presentavano la sindrome disautonomica dopo l’immunizzazione del virus del papilloma umano (HPV).

I metodi di ricerca: Le cartelle cliniche dei pazienti, riferite al Centro medico “Seconda Opinion Medical Consulting Network” (Modena, Italia) diagnosticate con sindrome disautonoma. I criteri di inclusione erano presenti nella storia medica delle reazioni avverse ai farmaci dopo il vaccino HPV; un punteggio di valutazione cognitiva di Montreal inferiore a 25 anni e una buona qualità di una scansione cerebrale F-FDG-PET eseguita entro 12 mesi dalla diagnosi di sindrome disautonoma. Le immagini F-FDG-PET dei pazienti (gruppo HPV) sono state confrontate con un gruppo di controllo, abbinato per età e sesso, utilizzando la mappatura parametrica statistica (SPM).

I risultati: Lo studio F-FDG-PET era disponibile per cinque pazienti di sesso femminile. L’analisi del gruppo SPM ha rivelato un significativo ipometabolismo (P inferiore a 0,05 tasso di falsa scoperta corretto) nel giusto giro temporale superiore e mediale (aree di Brodmann 22, 21) e insula (area di Bredmann 13). Ad una soglia di P inferiore a 0,001 (non corretta), ulteriori regioni ipometaboliche sono state rivelate nel giro temporale superiore destro (area di Brodmann 42) e nella testa del caudato e nel giro temporale superiore sinistro (area di Brodmann 22), giro subcallosale frontale (area di Brodmann 47) e insula (area di Brodmann 13). L’ipermetabolismo relativo (P inferiore a 0,001) è stato rivelato nella corteccia premotoria destra (area di Brodmann 6).

Conclusione: questo studio ha rivelato la possibilità di alterazione del metabolismo del glucosio cerebrale in soggetti con sindrome disautonomimica post-immunizzazione con vaccino HPV. Questi risultati potrebbero rafforzare l’ipotesi di una relazione causale tra il vaccino HPV, o qualche componente incluso nel vaccino e nello sviluppo di manifestazioni cliniche.

Riporto a seguire parte del sommario di un altro studio dello stesso gruppo di ricerca: Sindromi somatoformi e disautonomiche gravi dopo la vaccinazione HPV: serie di casi e revisione della letteratura

(…) Abbiamo descritto retrospettivamente una serie di casi che includevano 18 ragazze (di età compresa tra 12 e 24 anni) riferite alla nostra “Seconda rete medica” per la valutazione della “neuropatia con disfunzione autonomicadopo la vaccinazione HPV. Tutte le ragazze si sono lamentate di sintomi somatoformi duraturi e invalidanti (tra cui astenia, cefalea, disfunzioni cognitive, mialgia, tachicardia sinusale ed eruzioni cutanee) che si sono sviluppati 1-5 giorni, 5-15 giorni, e 15-20 giorni dopo la vaccinazione. Questi casi possono essere inclusi nella disfunzione immunitaria recentemente descritta chiamata sindrome autoimmune / infiammatoria indotta dagli adiuvanti (ASIA). Il vaccino HPV, attraverso il suo componente adiuvante, è indiziato per indurre un’attivazione anomala del sistema immunitario, coinvolgendo anche cellule di glia nel sistema nervoso. Ulteriori ricerche dovrebbero mirare a definire gli aspetti patologici e clinici di queste malattie post-vaccinazione e identificare un background genetico che predispone queste reazioni avverse.

Ecco la testimonianza diretta di alcune ragazze danneggiate dal vaccino HPV

a seguire la promozione ministeriale

Ricordiamo infine che

Il Pap test può prevenire efficacemente il tumore al collo dell’utero. Esso è come una sorta di “sentinella” per l’utero. Grazie a questo esame, possiamo individuare molto precocemente delle piccole alterazioni cellulari che, se non trattate, potrebbero evolvere in un tumore. Si possono immaginare queste alterazioni come delle piccole macchie su una parete: se le si nota per tempo esse si possono rimuovere facilmente. Se vengono ignorate, col tempo potrebbero diventare un grosso problema. La buona notizia è, infatti, che, se le lesioni precancerose vengono individuate e trattate in tempo, la probabilità di guarire completamente è altissima, spesso vicina al 100%. È come togliere un piccolo neo prima che possa diventare pericoloso.
I trattamenti per le lesioni precancerose sono generalmente poco invasive e possono essere eseguite in ambulatorio. Le tecniche più comuni includono:

  • Crioterapia: Una sorta di “congelamento” delle cellule anomale.
  • Conizzazione: Rimozione di un piccolo cono di tessuto cervicale che contiene le cellule alterate.
  • Laserterapia: Utilizzo di un raggio laser per distruggere le cellule anomale.

La scelta del trattamento più adatto dipende da diversi fattori, come l’estensione della lesione, l’età della paziente e la presenza di altri fattori di rischio.

È importante sottolineare che anche dopo il trattamento è fondamentale continuare a sottoporsi regolarmente ai controlli ginecologici per verificare che non si verifichino recidive.

Il Pap test è uno strumento prezioso per la prevenzione del cancro del collo dell’utero. Grazie a questo esame e ai trattamenti tempestivi, possiamo proteggere la nostra salute e vivere serenamente.

Un invito a partecipare


In collaborazione con la Rubrica Salute e Ambiente dell’Associazione Bolgan Studi e Salute
In questa pagina sono raccolte informazioni su Cos’è un vaccino, sulla sicurezza dei vaccini, danni da vaccino e sulla tossicità. Sono inoltre pubblicati i risultati dello studio relativo alla qualità di alcuni vaccini presenti sul mercato, un progetto finanziato e supportato dall’associazione no-profit CORVELVA, a cui la Dott.ssa Bolgan ha lavorato personalmente come responsabile scientifico.
Consulta l’archivio vaccini pediatrici

NOTA l’articolo sarà successivamente integrato

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