L’eroica ucraina, baluardo del mondo libero, contro l’imperialismo russo?
La propaganda di guerra che bombarda quotidianamente i popoli occidentali ha da subito cozzato contro i fatti
Democrazie occidentali contro autocrazie?
La propaganda di guerra, che bombarda quotidianamente i popoli occidentali, attraverso i suoi media di regime che non ammettono i concorrenti dell’informazione libera (da Assange a Durov passando per le censure di routine e i digital act), con la sua narrazione, secondo la quale la piccola, eroica, Ucraina, estremo baluardo delle democrazie occidentali, starebbe difendendo il mondo libero contro l’imperialismo autocratico russo, è lo specchietto per le allodole buono per chi ascolta distrattamente e per frammenti scollegati, senza affidarsi alla memoria storica. Sarebbe tuttavia sufficiente osservare alcuni fatti. L’ultimo in ordine di apparizione lo si può dedurre dalle parole del Papa Francesco, all’Angelus del 25 agosto: «Continuo a seguire con dolore i combattimenti in Ucraina e nella Federazione Russa, e pensando alle norme di legge adottate di recente in Ucraina, mi sorge un timore per la libertà di chi prega, perché chi prega veramente prega sempre per tutti. Non si commette il male perché si prega. Se qualcuno commette un male contro il suo popolo, sarà colpevole per questo, ma non può avere commesso il male perché ha pregato. E allora si lasci pregare chi vuole pregare in quella che considera la sua Chiesa. Per favore, non sia abolita direttamente o indirettamente nessuna Chiesa cristiana. Le Chiese non si toccano!». Si fa riferimento alla legge ucraina, approvata pochi giorni fa, il 20 agosto, contro la libertà di culto religioso che sopprime la Chiesa ortodossa di Onufrio, canonicamente legata al Patriarcato di Mosca. Un milione di fedeli per circa diecimila parrocchie dichiarate fuori legge dal Paese difensore della democrazia dei paesi liberi occidentali…
L’assalto al culto religioso ortodosso, prima di essere codificato in legge, era cominciato più di un anno fa, come abbiamo documentato su Pangea Grandangolo:
Ciò è avvenuto malgrado il tentativo degli ortodossi, in un loro Sinodo, di modificare la propria “dipendenza” rispetto a Mosca.
Sapevamo già intorno alla vera natura neonazista del battaglione Azov, promosso a reggimento di forze speciali, grazie ad un servizio della rivista Time del 2021:
A conferma era arrivato un servizio di Vittorio Rangeloni da Mariupol che aveva demolito, attraverso le testimonianze degli stessi abitanti di Mariupol, l’immagine dell’Azov confezionata dalla stampa occidentale:
Avevamo assistito in diretta ad un caso di revisionismo storico/digitale su Wikipedia in cui 42 massacrati, nella casa dei sindacati di Odessa, dai neonazisti ucraini, il 2 maggio del 2014 – Pravi Sektor, Battaglione Azov e altre – che da allora hanno assunto il potere a Kiev
diventano, da un giorno all’altro, più o meno le vittime di un incendio i cui protagonisti sono stati riveduti e corretti
Ovviamente c’è molto di più. Il regime instaurato in Ucraina, rappresentato poi dal presidente Zelensky, ha imposto un partito unico e un unico canale televisivo. Ha chiuso, infatti, 11 partiti politici, tra cui il partito socialista ucraino, e ne ha confiscato i beni. Ha chiuso tutti gli altri canali televisivi. Ha redatto una lista di proscrizione di migliaia di giornalisti indipendenti e attuato una sistematica campagna di torture e assassinî per eliminare ogni opposizione (la documentazione video è visibile su Rumble, cliccando qui sotto, oppure su YouTube all’indirizzo https://youtu.be/Rcayy5h4_Sw, dove risulta semi censurato):
In perfetto stile nazista è stato eseguito l’ordine di Zelensky di mettere al rogo 100 milioni di libri russi, compresi tutti i classici della letteratura russa, poiché “diffondono il Male”. Allo stesso tempo gli atleti russi e bielorussi vengono esclusi da 125 gare internazionali sino ai XXXIII Giochi olimpici di Parigi in cui agli atleti russi e bielorussi è vietato partecipare e gareggiare negli sport di squadra. Vietate bandiere ed inni nazionali. [Non così per per le formazioni sportive israeliane. Il fatto che Israele sia accusata di un genocidio, che è sotto gli occhi di tutti, risulta trascurabile]:
Ricordiamo infine le parole del presidente Porošenko quando lanciò la guerra civile in Donbass:
– noi avremo il lavoro e loro no
– noi avremo le pensioni e loro no
– i nostri bambini andranno a scuola e all’asilo mentre i loro figli andranno a nascondersi nelle cantine.
Consigliamo infine la visone integrale di “Ucraina l’altra verità” a cura di Massimo Mazzucco:
Oggi è in corso una azione terroristica ucraina nella regione russa di Kursk, diretta su obiettivi civili proprio mentre l’Ucraina, da tempo ormai, è base di lancio per vettori militari, consegnati ed autorizzati dall’Occidente, diretti contro infrastrutture e città russe, grazie a guida satellitare NATO. L’obiettivo è la destabilizzazione politica della Federazione Russa mirante ad un regime change che sostituisca Putin con un secondo Eltsin per giungere alla balcanizzazione della Russia e la sua colonizzazione economica, mirante alla parassitizzazione delle sue risorse ad uso e consumo dell’Occidente. Con il controllo occidentale delle materie prime russe si intende oltretutto controllare anche la Cina che oggi ne usufruisce.
Alla Federazione Russa, non rimarrà altra scelta che cercare di porre l’intero territorio ucraino sotto il proprio controllo. Se non dovesse bastare, qualora la NATO continuasse ad attaccare la Russia senza nemmeno più la foglia di fico ucraina, alla Federazione Russa non rimarrebbe altro che l’opzione nucleare per difendere il proprio diritto all’esistenza.
Concludiamo con alcune citazioni di Danilo Dolci tratte da Cosa è Pace su Esperienze e riflessioni, 1974
Persone di capacità e rettitudine professionale collaborano a giornali che, dietro la facciata, è facile scoprire falsi, assassini. (…) Scegliere secondo necessità e coscienza – certo, non è facile -, rifiutarsi ad ogni professione o occasione che ci impegni in sfruttamenti e assassinî di ogni genere, è un contributo fondamentale per rompere il sistema delle clientele, dal livello di strada a quello internazionale.
Occorre far crescere precise documentazioni e sistematiche denunce finché divengano schiaccianti.
Non è vero che tutti vogliamo la pace. Bisogna avere il chiaro coraggio di individuare chi organizza e chi alimenta la preparazione delle guerre per sopraffare coloro che vuole sfruttare; di scoprire dove passa il fronte fra il parassitismo di ogni genere e chi è impedito nel suo sviluppo da emorragie di ogni genere, tra la violenza di chi difende il proprio parassitismo e la coraggiosa energia di chi difende la vita; veder chiaro quando e dove questo fronte passa attraverso noi stessi.
non possiamo confondere l’impegno per realizzare la pace con la preoccupazione di mantenersi equidistanti da tutti.
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