Continua la Russofoba censura dell’arte, dello sport e della scienza russe
Il caso di Ildar Abdrazakov è solo l’ultimo in ordine di apparizione
Chi ricorda il caso del direttore d’orchestra Valery Gergiev, a cui è stato impedito di dirigere la Dama di picche di Cajkovskij alla Scala di Milano, in programma il 5 marzo del 2022, perché russo e putiniano?
Quello di Gergiev è stato purtroppo solo uno dei primi casi di questa ignobile pratica, diventata quasi consuetidine nel nostro paese, e che non può non far venire in mente i modi nazifascisti. Elenchiamo di seguito alcuni di questi tristi casi di cui il nostro paese dovrebbe vergognarsi.
Valentina Lisitsa (Pianista): Concerti cancellati a Venezia (aprile 2023) e Lerici (luglio 2022).
Denis Matsuev (Pianista): Concerti annullati, incluso quello a Genova (maggio 2023).
Sergei Polunin (Ballerino): Spettacolo annullato al Teatro Arcimboldi di Milano.
Anna Netrebko (Soprano): Concerti e opere annullati, inclusa “Adriana Lecouvreur” alla Scala di Milano.
Nikolay Luganskiy (Pianista): Critiche e richieste di boicottaggio per un concerto programmato a Padova.
Anna Netrebko (Soprano): Concerti annullati alla Scala di Milano.
Nikolay Luganskiy (Pianista): Critiche e richieste di boicottaggio per un concerto programmato a Padova.
Alexander Romanovsky (Pianista): è riuscito a suonare tra mille proteste al conservatorio di Padova. Il Comune ha ritirato il patrocinio all’evento.
Valentina Lisitsa
Il teatro La Fenice di Venezia annunciò nel dicembre 2022 la cancellazione del concerto che la pianista di fama internazionale vi avrebbe dovuto tenere. La “colpa” della pianista ucraina è stata quella di aver suonato sulle macerie della città riconquistata di Mariupol. Si sarebbe dovuta esibire a Venezia il 5 aprile, ma il teatro annullò lo spettacolo. Così la decisione di un nutrito gruppo di intellettuali, insieme a Byoblu, di contattarla ed invitarla ad esibirsi in Italia. Byoblu, in collaborazione con la nostra Pangea Grandangolo, ha organizzato l’evento musicale che si è tenuto il 29 aprile ed è stato poi trasmesso in esclusiva sabato 6 maggio. Ecco la registrazione di quel memorabile evento (1)
Valentina Lisitsa torna successivamente in Italia per “Ponti di Musica”, uno straordinario concerto evento a Venezia. La sua musica costruirà un ponte per unire i popoli e, con tutta la sua forza, abbatterà, ancora una volta, ogni forma di censura dell’arte. Un momento in cui la luce dell’arte illumina l’oscurantismo della propaganda e compie la propria missione universale: superare le divisioni. Dopo l’indimenticabile esibizione del 29 aprile scorso, Valentina Lisitsa torna a regalarci un suggestivo concerto privato insieme al maestro Mauro Valli, virtuoso del violoncello, con un repertorio eccezionale che spazia da Bach a Beethoven fino a Liszt. Byoblu, il Comitato organizzatore Ponti di Musica e Pangea Grandangolo vi portano nel cuore di Palazzo Cà Sagredo, che s’affaccia sul Canal Grande, per farvi vivere tutte le emozioni del concerto della grande pianista e del violoncellista Mauro Valli (1)
Ricordiamo che l’Università degli Studi di Milano-Bicocca, nel marzo 2022 aveva sospeso un corso su Fëdor Dostoevskij, tenuto dallo scrittore Paolo Nori, per “evitare ogni forma di polemica dato il momento di forte tensione attuale”. Questa decisione suscitò per fortuna ampie critiche, portando l’ateneo a rivedere la sua posizione e a ripristinare successivamente il corso.
Nello stesso periodo, il fotografo russo Alexander Gronsky ha visto revocato un invito a esporre i propri lavori in un festival di fotografia a Reggio Emilia, a causa della sua nazionalità.
L’esclusione dello sport russo dagli eventi sportivi occidentali
Il 28 febbraio 2022, le organizzazioni UEFA e FIFA hanno sospeso le squadre russe, sia a livello di club che di nazionali, da tutte le competizioni. Sky Sport
Euro 2024: La Russia è stata esclusa dal sorteggio per le qualificazioni al campionato europeo previsto in Germania. Sky TG24
Olimpiadi: Parigi 2024: Gli atleti russi e bielorussi sono stati esclusi dalla cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici. Euronews
Numerose federazioni internazionali hanno seguito le raccomandazioni del Comitato Olimpico Internazionale (CIO), escludendo atleti e squadre russe e bielorusse dalle competizioni. Ad esempio, la Federazione Internazionale di Atletica Leggera (World Athletics) ha sospeso la partecipazione degli atleti russi agli eventi internazionali.
È stata anche vergognosamente espulsa la Federazione Russa dal CERN di Ginevra. Scienziati e istituzioni di ricerca russe, impegnate da decenni in collaborazioni con ricercatori di tutto il mondo, sono stati espulsi dal CERN. Leggi il mio Espulsa la Federazione Russa dal CERN di Ginevra.
La crociata contro la Russia che ha colpito l’arte e la cultura russa, i suoi artisti e lo sport non ha risparmiato la religione
A Bari, accanto alla Basilica di San Nicola, è presente una statua del santo donata nel 2003 dal presidente russo Vladimir Putin. Sul basamento della statua è affissa una targa in ottone con una dedica di Putin, che recita: “In nome dell’amicizia e cooperazione tra i due popoli”. Ebbene anche questa targa è diventata oggetto di controversie. Una petizione online ha raccolto oltre 18.000 firme, chiedendone la rimozione della targa, considerata un’onta alla luce degli eventi in Ucraina. Il sindaco di Bari, Antonio Decaro, ha espresso la sua contrarietà alla rimozione della targa, affermando di non voler cancellare pezzi di storia.
Se pensate che sia ormai acqua passata vi sbagliate. Tocca ora a Ildar Abdrazakov (3)
La denuncia dell’ignobile esclusione per mano di A.N.Te.Co
la emerita Associazione Nazionale Teatri Consapevoli (4)
“Alla cortese attenzione del Sovrintendente del Teatro San Carlo di Napoli Stephan Lissner. Ai lavoratorie p.c. all’Ambasciata russa in Italia Oggetto: NO alla censura, NO all’esclusione di Ildar AbdrazakovEgregio Sovrintendente,probabilmente pressato dalla Vicepresidente del Parlamento Europeo Pina Picierno (Partito Democratico – PD), il Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, Presidente del Teatro San Carlo, senza alcuna opposizione all’interno del Comune di Napoli, ha deciso di escludere dalla produzione del “Don Carlo” di Giuseppe Verdi, il prestigioso basso russo Ildar Abdrazakov, per le sue presunte simpatie nei confronti del Presidente russo Vladimir Putin. Purtroppo la Sua Dirigenza si è adeguata a tale decisione, a differenza di tempi da poco trascorsi in cui il Teatro San Carlo, da Lei sempre diretto, aveva difeso la libera espressione artistica senza discriminare per la provenienza geografica.La Vicepresidente Picierno ha dichiarato con letizia che “…il tenore (?) Ildar Abdrazakov, su sua sollecitazione, non parteciperà alla stagione teatrale del San Carlo…”, svelando a tutti quanto lei stessa non conosca il mondo dell’opera e del canto lirico, nel 2024 riconosciuto dall’Unesco come Bene Immateriale dell’Umanità.Nel suo comunicato la Vice Presidente Picierno afferma che: “…non ci toccherà il torto di vedere sul palco di una delle istituzioni culturali più prestigiose d’Europa un sostenitore di un regime criminale…”.Non è questa la sede per fare approfondimenti sulle presunte simpatie di Ildar Abdrazakov nei confronti di Putin o sulle vere cause del conflitto russo-ucraino.Ci preme sottolineare che, ancora una volta, ci troviamo di fronte ad una lettura unilaterale della realtà: l’Occidente esportatore di democrazia ha creato un nuovo nemico da abbattere. Stavolta si tratta del Presidente Putin, assieme a tutta la Russia, intesa come popolo, arte e cultura, tradizioni, sport, materie prime, ecc. ecc.Una prova di questo ne è l’esclusione degli atleti russi da ogni competizione sportiva, Olimpiadi di Parigi comprese, cosa non successa, ad esempio, nei confronti di Israele. Eppure, il 5 dicembre 2024 il Segretario Generale di Amnesty International Agnes Callamard ha accusato Israele di genocidio nei confronti del popolo palestinese.Ci chiediamo se vi sia stata una sollecitazione da parte della Vicepresidente Picierno per escludere artisti israeliani dai nostri teatri. Non ci pare, né sarebbe stato giusto, considerato che la musica e la cultura costituiscono spiragli di luce che possono aiutarci a conservare la nostra umanità.Invece, Il dialogo con la Russia NON CI DEVE ESSERE, la propaganda anti-russa è incessante: chi rappresenta la cultura russa deve essere discriminato e bandito, da vivo e… da morto. Così è accaduto al direttore d’orchestra Valery Gergiev, alla pianista russo-ucraina Valentina Lisitsa, al soprano Anna Netrebko, a… Fedor Dostoevskij… e a tanti altri ancora. Ora è il turno del basso Ildar Abdrazakov.La scrivente A.N.Te.Co. crede fermamente nelle risorse espressive provenienti da tutte le arti, e nella loro preziosa possibilità di creare ponti di comunicazione vera.Pertanto, con profondo rispetto verso di Lei e l’Istituzione che dirige, Le chiediamo di riflettere sull’esclusione di Ildar Abdrazakov, sperando che in futuro Lei possa dire NO a ciò che discrimina e a ciò che non rappresenta un messaggio di pacificazione.
Cordiali saluti.Roma, 9 gennaio 2025″
(1) qui le interviste, i concerti ed altro intorno alla presenza di Valentina Lisitsa a Milano e Venezia
(2) Valentina Lisitsa è una pianista classica di straordinario talento, apprezzata per il suo virtuosismo e per la capacità di emozionare il pubblico con interpretazioni intense e coinvolgenti. Nata il 25 marzo 1973 a Kiev, ha iniziato a studiare pianoforte a soli tre anni, mostrando fin da subito una naturale inclinazione per la musica. La sua formazione al Conservatorio di Kiev ha affinato il suo stile e le ha permesso di sviluppare una tecnica impeccabile, che le ha aperto le porte dei principali palcoscenici internazionali. Specializzata nel repertorio romantico, Lisitsa si è distinta per le sue interpretazioni di compositori come Chopin, Liszt, Beethoven e, soprattutto, Rachmaninov. La sua energia interpretativa e la precisione tecnica rendono ogni suo concerto un’esperienza unica per il pubblico. Valentina è anche una pioniera nell’uso di YouTube per promuovere la musica classica. Sin dai primi anni 2000, ha iniziato a caricare le sue performance sulla piattaforma, raggiungendo un pubblico globale e accumulando milioni di visualizzazioni. Questo approccio innovativo le ha permesso di farsi conoscere anche da chi non frequenta abitualmente i teatri d’opera, contribuendo a rendere la musica classica più accessibile.
(3) Ildar Abdrazakov è uno dei bassi più apprezzati al mondo, conosciuto per la sua voce potente e la straordinaria presenza scenica. Nato il 26 settembre 1976 a Ufa, nella regione del Bashkortostan, in Russia, ha origini tatare e ha iniziato presto a sviluppare il suo talento, studiando canto presso l’Istituto Statale delle Arti della sua città natale. La sua carriera ha preso il volo con il debutto al Teatro Mariinsky di San Pietroburgo, da cui ha raggiunto i più prestigiosi palcoscenici internazionali. Abdrazakov ha cantato nei teatri d’opera più importanti del mondo, come il Metropolitan Opera di New York, la Scala di Milano, l’Opéra Bastille di Parigi e la Royal Opera House di Londra. È famoso soprattutto per il suo repertorio che spazia dai capolavori di Verdi, come Attila e Il Trovatore, a Mozart, con ruoli iconici come Don Giovanni. Ha collaborato con alcuni dei più grandi direttori d’orchestra, tra cui Riccardo Muti, Valery Gergiev e James Levine, e si è esibito accanto a stelle della lirica come Anna Netrebko e Placido Domingo. Il suo timbro vocale profondo e ricco, unito a un’interpretazione carismatica, lo ha reso una presenza amata e ricercata nel mondo dell’opera. Oltre alla sua carriera come cantante, Abdrazakov è anche impegnato nella promozione della musica lirica. Dal 2016 è direttore artistico del Festival d’Opera di Salisburgo e sostiene giovani talenti attraverso varie iniziative. Ha anche inciso diversi album per etichette prestigiose come Deutsche Grammophon, consolidando il suo ruolo di ambasciatore dell’opera nel mondo. Abdrazakov continua a essere un punto di riferimento nella scena musicale internazionale.
(4) Associazione Nazionale Teatri Consapevoli
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