LIBERIAMOCI DAL VIRUS
DELLA GUERRA
Convegno internazionale nel 75° Anniversario
della Liberazione
e della fine della Seconda Guerra Mondiale
Trasmesso da BYOBLU e PANDORATV
Sabato 25 Aprile 2020 Dalle ore 15
Dal 1945 ad oggi la guerra non è mai terminata. Al Secondo conflitto mondiale ha fatto seguito la Guerra fredda, quindi una serie ininterrotta di guerre e il ritorno a una situazione analoga a quella della Guerra fredda che accresce il rischio di un catastrofico conflitto nucleare.
La guerra, funzionale agli interessi delle élite economiche e finanziarie, continua a mietere vittime soprattutto tra le popolazioni più povere. Essa viene condotta anche con armi economiche, che spesso provocano più vittime delle armi propriamente dette. Tutto ciò causa migrazioni forzate e immani tragedie sociali.
In tale situazione la diffusione del Coronavirus, qualunque sia la sua origine, mette drammaticamente in evidenza l’insostenibilità del sistema dominante. Proprio mentre l’Europa è in crisi per il virus, si muovono nella regione europea forze militari USA/NATO per creare ulteriori tensioni, alimentare l’idea del nemico e addestrare le forze nucleari. Proprio mentre si prepara una nuova pesantissima crisi economica, si sperperano enormi risorse a fini militari.
Per questo il 25 Aprile, nel 75° Anniversario della Liberazione da cui è nata la Costituzione italiana che ripudia la guerra, ci riuniamo con la consapevolezza che occorre formare il più vasto fronte interno e internazionale per liberarci dal sistema di guerra di cui siamo prigionieri, per rivendicare reali diritti di informazione, di parola e di partecipazione sulle questioni nodali da cui dipende il nostro futuro
INTERVENTI
Tim Anderson (Australia), docente di economia politica
Giorgio Bianchi (Italia), fotogiornalista e filmmaker
Francesco Cappello (Italia), redattore di Sovranità Popolare
Franco Cardini (Italia), storico e saggista
Giulietto Chiesa (Italia), giornalista, direttore di Pandora TV
Michel Chossudovsky (Canada), direttore Global Research
Manlio Dinucci (Italia), giornalista, analista geopolitico
Diego Fusaro (Italia), filosofo, docente IASSP Milano Guido Grossi (Italia), già dirigente Banca Nazionale del Lavoro
Kate Hudson (Regno Unito), Segretaria Campagna per il Disarmo Nucleare
Diana Johnstone (Stati Uniti), saggista
Peter Koenig (Svizzera), economista
Vladimir Kozin (Russia), principale esperto del Centro di Studi Politico-Militari
Germana Leoni von Dohnanyi (Italia), scrittrice e giornalista.
John Shipton (Australia), padre di Julian Assange, giornalista e programmatore, fondatore di WikiLeaks
David Swanson (Stati Uniti), direttore di World Beyond War.
Ann Wright (Stati Uniti), già colonnello dell’Esercito e funzionaria del Dipartimento di Stato
ORGANIZZAZIONE
Giuseppe Padovano, coordinatore CNGNN
Jean Toschi Marazzani Visconti, scrittrice e giornalista
Berenice Galli, vicepresidente Assciazione per un mondo senza guerre Maya Nogradi, regista, attivista CNGNN
Margherita Furlan, giornalista, vice-direttrice Pandora TV
Jeff Hoffmann, giornalista Pandora TV
ASSOCIAZIONE PER UN MONDO SENZA GUERRE
CNGNN (Italia) / GLOBAL RESEARCH (Canada)
in collaborazione con
Pax Christi Italia, Commissione Giustizia e Pace dei Missionari Comboniani, Sezione Italiana della WILPF (Lega Internazionale Donne per la Pace e la Libertà), Tavolo per la Pace della Val di Cecina e altre associazioni
ISCRIZIONE
Per contribuire alla elaborazione e diffusione dei temi del Convegno, e alle successive iniziative, comunicare nome, comune di residenza, email e/o cellulare a Giuseppe Padovano / Email giuseppepadovano.gp@gmail.com / Cell. 393 998 3462
SOTTOSCRIZIONE
Gli organizzatori del Convegno, volendo mantenere la piena autonomia, non hanno richiesto alcun contributo finanziario a enti pubblici e privati, né a partiti politici. Chiedono quindi ai partecipanti di contribuire alla spesa versando 5/10 euro o più. Il mezzo più semplice per effettuare il versamento è quello di PayPal nel sito http://www.cngnn.it Il versamento può essere effettuato con le più diffuse carte di credito (vedi l’elenco nel sito) e non comporta costi aggiuntivi.
Evento Face Book del convegno
Video integrale del convegno
Tutti gli studiosi e gli scienziati sono
concordi nell’affermare che l’emergenza climatica ha ormai raggiunto livelli critici e insostenibili per il pianeta e i suoi abitanti. Sono necessari quindi un cambio e un’inversione di tendenza nelle abitudini e nei comportamenti, ma sopratutto nel sistema produttivo e economico. Diventa quindi indispensabile tenere alta l’attenzione, fare una pressione continua di intensita’ sempre maggiore, informando e coinvolgendo sempre più persone perché questo possa accadere, visto che la politica ad ora pare non avere interesse e intenzioni di occuparsene concretamente, nonostante l’evidenza e le belle parole che spende sempre sull’ambiente. In questa ottica l’Associazione La Rossa ha organizzato il
seminario a iscrizione “Capitalismo e emergenza climatica” domenica 1 marzo al teatro a Lari. Tanti relatori e tanti interventi previsti durante tutta la giornata. Tante interessanti proposte e approfondite analisi sui danni, spesso irreversibili, che questo sistema basato su sfruttamento, mercificazione e successivo abbandono, sta provocando a ambiente, persone, risorse, natura, animali, in nome di un profitto per pochi. I diversi interventi analizzeranno gli effetti che produzione, liberismo e sistema capitalistico provocano sulla natura sfruttando le risorse senza rispetto e ritegno, bruciandole, esaurendole, inquinando, deforestizzando, provocando l’innalzamento delle temperature; sugli animali con gli allevamenti intensivi; sulle persone, trattandole come merci, precarizzandoli, offrendo lavoro sottopagato, non pagato, o escludendole dal sistema produttivo, creando poverta’, emarginazione, una societa’ egoista, competitiva, frustrata e cattiva. Verranno anche analizzati il legame stretto con le guerre, le malattie, il conseguente effetto sui flussi migratori, le catastrofi ambientali, l’insostenibilita’ ormai accertata di questi ritmi di vita e di produzione, del consumismo le istanze dei movimenti friday for future e della decrescita felice, verranno formulate proposte da far attuare a politica, industria, economia, prima che sia troppo tardi.
Interverranno Salvo Torre, Carla Filosa, Bruno Buonomo, Angelo Baracca, Francesco Cappello, Jacopo Simonetta, Andrea Vento, Ascanio Bernardeschi, Mario D’Acunto.
di seguito il pdf del mio intervento:
Liberismo-Mercantilismo-Finanza-speculativa-ed-ambientesappiamo come la crisi climatica, che è un aspetto della più generale questione ambientale, sia legata al modello economico e culturale dominante. Sappiamo anche che è necessario un cambiamento strutturale perché a rischio è il futuro dei nostri figli. I grandi ecosistemi terrestri sono stati destabilizzati e i conflitti per le risorse non rinnovabili rischiano di degenerare in conflitti militari su scala globale. La nostra stessa sopravvivenza è minacciata. Nonostante la gravità della condizione umana, osiamo sperare considerando questo nostro tempo come una grande sfida. Una sfida che desideriamo raccogliere e trasformare in opportunità evolutiva per la specie umana.
Cerchiamo insieme le vie della costruzione di un nuovo modello di società e di economia, una società basata sulla giustizia, sull’inclusione, sul rinnovabile e sostenibile. Si tratta di adottare sistemi energetici per la produzione, il trasporto, il riciclaggio, rispettosi dell’ambiente, della vita umana ed animale mentre si costruisce una rete sociale solidale, rispettosa e partecipata tra gli abitanti delle comunità.
Esistono già molti esempi nel mondo dove si sperimentano modalità inedite in grado di affrontare le emergenze e le sfide del presente. Tra questi, di particolare rivelanza, è l’esperienza delle Transition Towns.
Essa ci propone una strategia evolutiva perfettamente praticabile che fa pace con la natura di cui siamo parte.
Quando un piccolo gruppo di persone condivide un’idea e la motivazione a realizzarla, spesso si catalizza una nuova consapevolezza che è già parte integrante del cambiamento desiderato.
Grazie all’organizzatrice Lucy Pole
Trovi qui la Trascrizione integrale del convegno del 7 aprile